Piaccia o non piaccia, volenti o nolenti, se di lavoro dai ospitalità a gente diversa che si trattiene in casa tua per più giorni é ovvio che si entra in contatto con personalità di ogni tipo con le quali non vi é un semplice contatto "mordi e fuggi".
Perché se una persona dorme da te, mangia da te, chiede le informazioni da te, esprime i propri pensieri e manifesta le proprie esigenze da te, va a finire che forse questa persona impari a conoscerla meglio tu in sette giorni che molti suoi conoscenti che lo frequentano da anni ma sempre in circostanze e tempi ristretti.
In un dato momento possono alloggiare contemporaneamente una coppia che litiga su ogni cosa, la famiglia di tontoloni a cui devi ripetere mille volte le stesse cose, il fanatico del fitness che pesa sulla bilancina il muesli della colazione, il benzinaio con la passione del giardinaggio che torna tutti gli anni, la maestrina in cerca dell'anima gemella, il filonazista con la passione per il cappuccino, il banchiere stressato e arrabbiato col mondo, gli sposi novelli che non mangiano cibi rossi, la coppia di danesi che simulano disservizi per ottenere rimborsi, la famiglia con i figli scalmanati che ne combinano di tutti i colori ed il gelataio musicofilo che ha sempre da ridire sulla musica d'ambiente.
Oltre ad abitudini, esigenze e stranezze di ognuno si entra anche in contatto con tante storie personali diverse. Alcune ti vengono raccontate direttamente dall'ospite ed altre le intuisci pian piano, attraverso mezze frasi che poi metti assieme. Si tratta di un rapporto perfettamente bidirezionale: alcuni ospiti dopo un paio di giorni sanno tutto di te, della tua famiglia e dei tuoi avi fino alla 4^ generazione e se le informazioni non le hai fornite tu le han recuperate da camerieri, baristi e "personaggi" della zona:
"Dove siete alloggiati?"
"All'Hotel XY"
"Ah, bello!"
"Si, molto bello. Anche i gestori sono simpatici"
"Ha ragione, li conosco bene!"
"Ah si? E mi dica....."
C'é stato addirittura chi ha fatto un giro turistico al cimitero del paese cercando lapidi con lo stesso cognome dell'albergatore dell'Hotel in cui alloggiano!
Ma in moltissimi casi del cliente si sanno solo poche cose essenziali.
Non é certo un problema: se quello della 303 non scende a raccontarti i suoi drammi familiari c'é solo da rallegrarsene!
Tuttavia ci sono certi ospiti di cui non sai assolutamente nulla ma per i quali pagheresti pur di sapere anche la minima informazione.
Sul lavoro bisogna esser professionali e non ci si può permettere di chiedere al cliente informazioni sulla sua vita privata. Eppur si é sempre esseri umani ed a volte bisogna proprio trattenere con forza la curiosità, come ad esempio in casi come questo:
Lui over 65 e non proprio un Adone. Europeo. Lei poco sotto i 25. Russa. SONO SPOSATI.
Il passaporto dell'uomo é di tipo diplomatico ed é tempestato di visti per l'Iraq.
Alloggiano una settimana nell'appartamento più economico. Lui insiste per pagare subito per tutta la settimana.
Durante il soggiorno non parlano con nessuno e non stanno mai nelle aree comuni. Lui passa le mattine nell'Internet Point.
Il giorno prima della partenza il gestore della struttura si accorge che non vede la coppia da almeno 24 ore.
Chiede al personale e tutti gli confermano di non aver visto la coppia dal mattino precedente.
Indispettito, va a vedere l'appartamento. Bussa ma non ottiene risposta. Bussa una seconda ed una terza volta. Niente.
Apre con il passe-partout ed entra. L'appartamento é vuoto: se ne sono andati due giorni prima del previsto senza dire niente a nessuno. Da quel che sembra se ne son andati in fretta e furia! L'appartamento é ridotto a un letamaio. Il frigo é colmo di cibo. Hanno lasciato anche dei profumi di marca ancora inscatolati. Sul comodino spicca una mezza pastiglia di Viagra.
Chissà che storia c'era dietro questa strana coppia.
Si può solo cercare di indovinarla, ma la storia vera non si saprà mai.
Nessun commento:
Posta un commento