Sinteticamente, la differenza tra buono e cattivo cliente viene descritta così:
Come per tutti gli imprenditori, il ritratto del suo “buon cliente” era quello di una persona o azienda che:
1. Capisce il valore del prodotto o servizio proposto; 2. E’ corretta in sede di trattativa commerciale; 3. Non chiede sconti; 4. Paga puntualmente; 5. Si fidelizza all’azienda.
Viceversa, mi descriveva il cattivo cliente come quello che:
1. Pur capendo il valore del bene che sta acquistando comunica al venditore un senso quasi di repulsione; 2. Cerca di usare tutte le astuzie per indirizzare la trattativa commerciale in modo a lui favorevole; 3. Contratta sul prezzo e su ogni condizione economica in cui sente vacillare il veditore; 4. Non paga o paga in ritardo; 5. Non si fidelizza all’azienda.
Altro sito che parla dell'argomento é Eurogroup.biz
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