Albergatore bastonato a sangue
"Era un mio cliente, voleva uccidermi"
Aggredito il proprietario dell'Hotel "Ideale" in via Sirani, nei pressi della stazione: "Conosco l'aggressore, mi ha chiesto una stanza e subito dopo mi ha colpito. Ma non è riuscito a prendermi il portafogli"
di Alessandro Cori
Prima un colpo, violento, alla testa. Poi altre bastonate, a ripetizione, su tutto il corpo, mentre la vittima cercava a fatica di ripararsi dietro la reception. Tanti lividi, due punti in testa e un braccio slogato. È messo male Bruno Misciali, 45 anni, titolare dell´hotel "Ideale", in via Sirani, dietro la stazione, che domenica sera è stato aggredito dentro il suo albergo. "Pensavo che quell´uomo volesse uccidermi. Ha provato a rubarmi il portafoglio ma poi è scappato senza portare via nulla. Lo conosco, è un cliente abituale, croato. Mi aveva chiesto una stanza anche ieri e ha lasciato qui la sua carta d´identità. Credo sia vera. Spero che la polizia lo prenda presto". Gli investigatori lo stanno cercando ma ancora non sono riusciti ad arrestarlo. L´aggressore aveva telefonato la stessa sera all´hotel per prenotare una singola. "Sono quello di Trieste" aveva detto, un modo per farsi riconoscersi dal gestore visto che nelle ultime due settimane le sue visite all´hotel "Ideale" erano state frequenti. L´uomo si è presentato verso le dieci, ha messo il documento sul bancone e quando Misciali si è chinato per prendere la ricevuta è scattata l´aggressione. "Mi ha colpito più volte con un ramo, spesso, e lungo circa 40 centimetri. Credo lo avesse nascosto sotto il cappotto. Dopo la prima bastonata sono cascato per terra e lui ha infierito senza pietà. Non è riuscito a sfilarmi il portafoglio anche perché mia moglie ha sentito i rumori ed è scesa per le scale urlando. Lui allora ha lanciato il bastone ed è scappato". Appena si è ripreso il titolare dell´hotel ha chiamato il 118 e l´ambulanza lo ha portato al Maggiore. Secondo la sua descrizione, l´aggressore è un uomo sui 40-45 anni, alto, occhi azzurri, in possesso di una carta d´identità croata ma in grado di parlare perfettamente l´italiano. "Mentre mi colpiva non ha detto una parola. Anche le altre volte che è venuto nel mio albergo era sempre molto silenzioso. Non ricordo bene quando ma in una occasione mi disse che si trovava a Bologna perché il suo principale doveva dargli dei soldi. Ancora non capisco, mi sembrava una persona tranquilla".
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