Piccolo hotel a conduzione familiare. Con un notevole sforzo economico i gestori decidono di realizzare una piscina per i propri ospiti. Dopo aver valutato le varie soluzioni possibili ed i costi di gestione, realizzano la piscina adatta alle proprie necessità e ben proporzionata al numero di alloggiati del loro albergo. Per motivi economici, gestionali e legali la piscina viene progettata entro le dimensioni massime per cui non vi é l'obbligo legale di assumere un bagnino (la cui assunzione sarebbe troppo onerosa per un albergo di dimensioni modeste). All'apertura della stagione i gestori sono trepidanti nel presentare la nuova piscina alla nuova clientela. La piscina é costata molto denaro e fatica organizzativa ma é molto bella e ne é valsa la pena.
Ma i primissimi clienti dell'anno (non abituali: una famiglia mai vista prima) come reagiscono? Commentando negativamente l'Albergo su internet per via del fatto che non c'é il bagnino e che quindi l'albergo non sarebbe "adatto per famiglie"!
(Ma se é stato fatto tutto in regola cosa vuoi di più? Ma vaff...)
Eh....io sono un bagnino e sinceramente non sono d'accordo con l'albergatore ma con il cliente. Questo perchè: va bene progettare la piscina in modo che non vi sia obbligo di bagnino, va bene aver seguito tutte le norme di sicurezza, va bene tutto. Sorvoliamo il problema "bambini" ma se qualcuno, per puro caso, mentre fa il bagno accusa un malore, sviene e cade a faccia in giù....si può morire anche in 15 cm di acqua....e non sarebbe la prima volta.In questo caso l'autorità intanto metterà subito sotto sequestro l'impianto,(con tanto di ordinanza che sarà davanti agli occhi di tutti gli ospiti) poi farà indagini per definire le responsabilità. Insomma, intanto la stagione della piscina è terminata, poi la proprietà dovrà affrontare un processo(spese legali,avvocato etc.)e le beghe che ne consegue.Tutto questo per risparmiare 5000/6000 euro a stagione(5 mesi). Siete sicuri che ne vale la pena? A me sembra di no. Saluti. Il Bagnino......blogbagnino@libero.it
RispondiEliminaCiao Bagnino,
RispondiEliminaPremesso che la sicurezza va sempre messa al primo posto, come saprai non può esistere piscina senza bagnino ed in gran parte degli alberghi medio/piccoli solitamente questo ruolo é svolto dall'albergatore stesso (con regolare brevetto da bagnino).
Oltre a ciò vi sono normative regionali (per cui le leggi riguardanti le piscine della Romagna possono essere diverse da quelle del Lazio) che in alcuni casi stabiliscono misure limite oltre alle quali l'albergo é obbligato ad assumere un bagnino fisso (un esempio con cifre buttate a caso: se la piscina é di 5x5 metri, profonda 50cm e non può contenere più di 10 persone l'albergatore può arrangiarsi, ma se é di 50x50 metri e contiene 100 persone la cosa cambia).
Il caso qui citato é proprio uno di questi: non significa certo che i clienti fossero lasciati in vasca alla mercé di sé stessi, ma semplicemente, anziché esserci un "bagnino" in stile Baywatch, a controllare c'era l'albergatore stesso.
E'vero, come dici anche tu, che basterebbe una spanna d'acqua per annegare, ma a ragionare così bisognerebbe avere un bagnino pure per una vasca idromassaggio da esterni [ma ti ci vedi in una di quelle vasche idromassaggio da 4 posti, magari in bella compagnia...... ed un bagnino a pochi passi che vi guarda? ;) ].
Per quanto riguarda il discorso costi hai pienamente ragione nel dire che non vale la pena risparmiare sulla sicurezza, ma bisogna anche far notare che purtroppo la maggior parte della clientela non é disposta a spendere un solo cent in più per questa sicurezza (Mai sentite frasi del tipo "Preferisco spendere due lire in più per l'Hotel X anziché per l'Hotel Y perché ha il bagnino e le piastrelle antisdrucciolo") e di conseguenza si, per un piccolo hotel spendere 5000/6000 euro (minimo) in più ogni anno non é detto sia facile.
Ciao
Vorrei precisare che per quanto riguarda l'obbligo della presenza del bagnino la legge recita che vi è l'obbligo solo quando si tratta di una piscina pubblica, e per pubblica si intende dove si paga il biglietto per entrare.Un esempio: se la piscina dell'albergo, residence, campeggio etc. è riservata solo agli ospiti della struttura è considerata piscina pubblica ad uso privato, e qualsisi dimensione e profondità abbia non necessita per legge del bagnino,deve però essere recintata con ingresso ad apertura anti bambino e avere il cartello che avverte della mancanza di sorveglianza. Questo almeno in toscana e molte altre regioni.Con questo preciso anche che io non sono assolutamente d'accordo con tale normativa, infatti tutte le estati ci scappa il morto.Il Bagnino. www.ilbagnino.blogspot.com
RispondiEliminaTrattandosi di norme regionali, pur essendo spesso molto simili tra loro l'interpretazione delle stesse cambia da regione a regione. Solo per fare un esempio: tre-quattro'anni fa in Lombardia é stato emanato un provvedimento che in poche parole stabiliva che tutte le piscine aperte al pubblico più profonde di 140 cm avevano l'obbligo del bagnino. Con il termine "aperte al pubblico" si son volute intendere sia le piscine "a se stanti" tipo le piscine dei centri sportivi, che quelle degli Hotel.
RispondiEliminaLa profondità compresa tra i 130 ed i 140 cm costituisce una "linea di demarcazione" abbastanza diffusa nelle varie norme regionali italiane. Anche nel caso di piscina con profondità diverse la lettura delle norme varia: in alcune regioni si fa un calcolo della profondità media mentre in altre si tien conto del punto più profondo.
In molte regioni, superata tale profondità, vi é l'obbligo dell'assunzione di una figura dedicata*. Se invece la profondità é uguale o inferiore a tale limite é necessario che durante l'orario di apertura della piscina sia sempre disponibile qualcuno che abbia ottenuto il brevetto da bagnino anche se la presenza a bordo vasca non é la sua occupazione primaria (in sostanza l'albergatore stesso, ottenuto il brevetto da bagnino, può anche servire al bar dell'Hotel ma deve sempre avere un'occhio sulla piscina).
[* Ciò va incrociato anche ad altre norme regionali: se per esempio la regione X stabilisse che un Hotel per avere 3 stelle, deve offrire un servizio piscina aperto almeno 12 ore al giorno, ciò comporterebbe che per rispettare entrambe le norme bisognerebbe assumere ben 2 bagnini. Considerando la situazione media degli hotel italiani ciò potrebbe corrispondere ad un aumento del 20-30% del personale e conseguentemente un possibile aumento dei prezzi alla clientela dal 5-10%. In tale scenario l'offerta della concorrenza che ha una piscina meno profonda ed albergatore/bagnino ma prezzi del 5-10% più bassi sarebbe più premiante in termini lavorativi].
Anche le norme sulla recinzione vengono interpretate diversamente da regione a regione: alcune hanno voluto delle palizzate vere e proprie, mentre altre hanno detto che bastava una catenella.
Per quanto riguardano infortuni dagli esiti più o meno tragici hai ragione nell'intendere che una maggior prevenzione (in questo casi: presenza del bagnino) può ridurli notevolmente. Una legge unica e chiara per tutta l'Italia aiuterebbe non poco ed eviterebbe anche la confusione dei clienti che nella regione X si aspettano determinate sicurezze cui sono abituati ignorando che sono obbligatorie solo nella regione da cui loro stessi provengono.
Confusione che sta spesso alla base di un certo risentimento da parte della clientela che non premia le strutture più attente alla sicurezza, preferendo spesso le strutture che puntano più sull'immagine e sui servizi accessori.
(Francamente, ma questa é una nostra riflessione, non capiamo il senso di definire le norme di sicurezza a livello regionale anziché nazionale: mettere in sicurezza una piscina a Palermo non dovrebbe essere diverso che a Bolzano! A differenza di tante norme che hanno buoni motivi perché siano differenziate a livello locale, quelle della sicurezza crediamo meritino un trattamento più univoco e chiaro per tutto il Paese)
(continua...)
Tra i milioni di domande dettagliate che i clienti fanno agli albergatori, da "avete i cracker al farro" a "lo stone massage viene fatto con pietre nere o bianche?", NESSUNO e diciamo proprio NESSUNO pone mai domande del tipo: "Avete il bagnino?", "Come sono le piastrelle dei bagni?", "Avete installato il parafulmine?", "Avete un'impianto antifumo o porte ignifughe?", "Avete un impianto di videosorveglianza?", "L'impianto di messa a terra com'é?". Sono tutte cose date per scontate, ma di fronte ad una struttura perfettamente a norma che costa 1000 ed un'altra, normativamente carente, ma che costa 990 ed ha pure la Jacuzzi (potuta acquistare poiché non ha speso per gli impianti di sicurezza), premia sempre la seconda!
RispondiEliminaE'un fatto di cultura: gli inglesi, per esempio, sono spesso molto attenti alla presenza o meno degli impianti antincendio negli Hotel!
Anche per quanto riguarda altri aspetti legati alla sicurezza vi sarebbero aspetti di cui discutere poiché anche in questi casi vi sono differenze che variano addirittura da provincia a provincia (non solo le norme in se quanto a volte la loro lettura ed applicazione). Per fare un esempio semplice: il comune X ha stabilito l'obbligo dei parafulmini a tutti gli edifici più alti di 3 piani mentre il comune Y, confinante, no perché ha fatto fare verifiche di messa a terra a tutti gli edifici pubblici e per il momento si ritiene soddisfatto.
Alcuni dispositivi di sicurezza (o figure professionali come il bagnino) sono soggetti a norme o letture delle stesse, di carattere più o meno locale e molto diverse fra loro. Alcuni non sono regolamentati. Altri sono regolamentati ma non obbligatori. Alcune norme variano spesso (e bisogna continuamente adeguarsi) mentre altre risalgono al secolo scorso. Starci dietro può essere un'impresa!
(PS: per fortuna l'ambiente alberghiero ha una bassa percentuale di incidenti gravi, specie se paragonata ad altri settori lavorativi. La maggior parte degli infortuni gravi comunque si verifica nei bagni delle camere)
Scusa Bagninovper la lunghezza della risposta ma a buttar giù solo due righe c'era il rischio di fraintendersi ; )
Ciao!