(846) La contessa che non lascia parlar gli altri

Una cliente particolarmente estroversa (un "caratterino" non proprio alla mano) un bel pomeriggio si ritrova a chiaccherare con l'albergatore (o meglio: lei diceva le sue cose e l'albergatre era libero di dire "Ah", "Si", "Eh", "Uh", "Nooo", "Ma dai" ma senza interromperla). Poi ad un tratto inizia un lungo soliloquio in cui critica apertamente il "cattivo gusto dell'albergatore nelle stoffe" dovuto al fatto che la tenda della finestrona centrale del bar stona completamente con le altre tende, con le tovaglie e con le divise delle cameriere.

Lei continua a parlare per almeno dieci minuti filati e non lascia possibilità di replica all'albergatore! Lei parla, parla, parla.... dice che "potrebbe consigliare una sua amica arredatrice" e così via. Man mano che va avanti i suoi commenti si fanno sempre più pesanti e l'abbinamento dei colori di quella tenda, che dapprima semplicemente "stonava" é passato dall'essere "terrificante" all' "orrido e schifoso". Intanto l'albergatore non ha modo di replicare mentre la donna parla a mitraglia!

Solo dopo un quarto d'ora di tentativi riuscirà a spiegare che quella é una tenda di ripiego temporanea in attesa che venga consegnata la nuova tenda poiché la vecchia é stata strappata pochi giorni prima da un polacco ubriaco...

(Altro che Fantozzi)

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