Un pizzico di nostalgia per i turisti del passato alla ricerca di silenzio e della rafinatezza di luoghi eleganti, senza caos e folla. Vorrebbe vederla così la sua isola il sindaco di Capri che insieme ad altri colleghi di importanti località di vacanza di richiamo internazionale riscrive il decalogo del “perfetto turista”. Arriva l’estate e nelle città famose come meta per le ferie di luglio e agosto la monotonia delle giornate fredde cedono il passo a caos e maleducazione. I sindaci di località come Taormina o Capri, ma anche Firenze o Venezia, dichiarano di essere delusi alla mancanza di bon ton da parte dei turisti, e cercano di correre ai ripari annunciando misure restrittive che riportino maggior decoro nelle loro città.
Una riedizione di regolamenti di cui già si è avuto un assaggio negli anni precedenti. Dal divieto di non andare in giro in costume nelle località di mare inventata in Liguria ma esportata anche a Capri. Fino allo stop imposto da Cacciari di dare da mangiare ai colombi nella storica Piazza San Marco a Venezia.
Da uno studio promosso dalla rivista “Vie del Gusto” condotto dalla Bocconi Trovato & Partners dalle interviste fatte a circa centosindaci italiani, emerge un quadro poco confortante e in controtendenza con quanto siamo abituati a vedere all’estero dove quegli stessi turisti sono di casa.
Per affrontare la prossima estate quindi i sindaci si attrezzano per tempo. Quest’anno il 45% prevede la chiusura serale anticipata dei locali di divertimento, il 38% farà una ordinanza per la proibizione di un abbigliamento poco rispettoso per il buon costume della città, il 28% vorrebbe o prevede la riduzione drastica della vendita di superalcolici e infine il 19% un aumento dei controlli delle forzedell’ordine durante le ore notturne.
Ma c’è anche chi pensa ad un vero e proprio decalogo.
Al primo punto: realizzare una guida per cittadini e turisti (in varie lingue) con l’illustrazione chiara e funzionale delle norme comportamentali da osservare;
Secondo: concentrare i locali notturni in un’area della città dove non possano arrecare fastidio a turisti e cittadini; terzo: attivare iniziative culturali e manifestazioni; quarto: incrementare la conoscenza di più lingue straniere tra i pubblici ufficiali, i commercianti e i cittadini; cinque: attivare un servizio di raccolta differenziata porta a porta e diffuso su tutto il territorio cittadino; sei: predisporre un rigido controllo per la sicurezza, senza inficiare la vita quotidiana dei cittadini o la vacanza dei turisti; sette: realizzare un trasporto pubblico efficiente e a prezzi contenuti che possa ridurre lo smog e il traffico; otto: Realizzare un arredo urbano attrezzato ed esteticamente appropriato, con particolare attenzione alle aree verdi; nove: disporre un’ampia possibilità di parcheggio fuori dal centro urbano; dieci: Predisporre un efficiente servizio di pulizia giornaliera per strade, piazze e luoghi pubblici.
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