(965) Dare del "Lei" o del "Tu"?

Riproponiamo qui uno stralcio da una mail inviataci da un'addetta al front office:

[…] di default mi rivolgo ai clienti dando del "lei", come é buon uso di galateo ma con certi non so mai come comportarmi quando mi rispondono dandomi del tu.

Se mi dicono diamoci del tu allora lo faccio, ma se non dicono niente io continuo a dargli del lei come si deve, ma certi sembrano non ci fanno caso e altri ne sono quasi infastiditi […]

[…] ma come ci si deve comportare se quando fai le cose come si deve ti dicono che sei "distante" mentre altri pretendono di darmi del tu quando se lo faccio anch'io sono "maleducata"??? o___O

Detta così il comportamento tenuto é ineccepibile, ossia dare sempre del LEI a meno che l'ospite non dica chiaramente di preferire il TU, anche se in alcuni alberghi é la stessa direzione ad impartire esclusivamente l'uso del LEI per evitare di dar l'impressione di fare preferenzialismi qualora si desse del TU solo ad alcuni ospiti.
Il problema sta nella diffusione stessa delle norme di galateo: chi le conosce e le apprezza vi si attiene e si comporta di conseguenza, mentre chi non le conosce o le conosce poco tende ad interpretare alla propria maniera atteggiamenti formalmente corretti:

1) "Mi da del lei anche se io le do del tu quindi é fredda e antipatica"
2) "Mi da del tu quando non le ho dato il permesso quindi é maleducata anche se io sono stato il primo a rivolgermi dandole del tu"

(NB: di norma é accettabile che una persona anziana si rivolga ad una più giovane dandole del TU, specie se quest'ultima ha una funzione di servizio, ma nulla toglie che a questa persona debba comunque essere dato del LEI. Questa nota comunque esula dal problema in questione)

La cosa corretta sarebbe continuare a mantenere un atteggiamento formalmente corretto pur sapendo di dover subire critiche negative da persone che non sanno come comportarsi in pubblico anche se credono il contrario, ma dato che in generale la gente si attiene sempre meno a tali regole sarebbe bene cercare di capire, caso per caso, cosa preferisce il cliente, pur rendendosi conto che ciò non é sempre possibile.

Per concludere una bella storiella riguardo l'uso del "TU" e del "LEI" trovata qui:

Un Direttore generale di banca era preoccupato per un suo giovane collaboratore che, dopo un periodo di lavoro insieme, in cui non si era mai fermato neanche per la pausa pranzo, comincia ad un certo punto ad assentarsi tutti i giorni a mezzogiorno. Il Direttore Generale chiama quindi un detective privato.
“Segua il Sig. Bianchi per una settimana intera, non vorrei che fosse coinvolto in qualcosa di sporco”.
Il detective fa il suo lavoro, torna e rapporta:
“Allora Direttore, Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la sua macchina, va a pranzo a casa sua, fa l’amore con sua moglie, fuma uno dei suoi eccellenti sigari e torna a lavorare “.
Risponde il Direttore: “Oh, meno male che non c’è niente di losco in tutto questo!

Il detective quindi domanda: “Posso darLe del tu, Direttore?”
Sorpreso, il Direttore risponde: “Sì certo, come no!”.
E il detective: “Allora ti ripeto: Bianchi esce normalmente a mezzogiorno, prende la tua macchina, va a pranzo a casa tua, fa l’amore con tua moglie, fuma uno dei tuoi eccellenti sigari e torna a lavorare".

Nessun commento:

Posta un commento