I Barman ed il futuro

Riportiamo un post proveniente da bar.it scritto da Giorgio Fadda riguardante la figura dei barman, di cui riportiamo uno stralcio che parla delle nuove generazioni di clienti:

"Quello che e’ cambiato radicalmente e’ il mondo del lavoro e lo stesso cliente. In passato la formazione del barman era fortemente influenzata dall’ esempio di classe, eleganza e cultura trasmessa dal cliente, specialmente d’ albergo, con cui era inevitabilmente in contatto per otto ore al giorno. L’ esempio che ci giunge oggi e’ quello di un cliente sempre più arrogante e maleducato specialmente se straniero in particolare di provenienza statunitense.

Clienti a cui le stesse compagnie alberghiere fanno credere che tutto e’ concesso purché paghino. Un tempo il cliente arrivava al bar, ti salutava e ti chiedeva un tavolo. Oggi entra, non ti saluta, non ti risponde se lo saluti tu, si sceglie il tavolo, sposta sedie, e quando gli fai notare che ci sei li tu per farlo accomodare, ti guarda con uno sguardo che significa: e tu chi sei? Ma sai quanto pago io qui? Non vieni più considerato come il “padrone di casa” che è li per accoglierti e per darti il miglior servizio possibile, ma semplicemente ” a server” un servitore che deve limitarsi ad ubbidire! Per fortuna questo non succede (non ancora) con il nostro cliente Italiano, che anzi spesso entra al bar con una sorta di timidezza, sapendo che pur pagando, si trova pero in casa d’ altri e comportandosi dunque di conseguenza."
Il post tratta dell' "imbarbarimento" che si vede in ambienti un tempo di lusso ed eleganti. A nostro avviso le osservazioni sono corrette ma scadono quando si tenta di attribuire la situazione ad un colpevole.

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