(1059) Maleducazione virale

Albergo che lavora soprattutto con comitive in età adulta, occasionalmente accoglie gruppi di studenti.
Cambiando la clientela si modifica anche il metodo di lavoro: bisogna stare più attenti affinché i ragazzi non provochino danni; rimuovere alcuni prodotti dal buffet perché vengono sistematicamente portati via; controllare assiduamente che non fumino in camera; accordarsi con i docenti sui "turni di controllo" e così via. Nulla di nuovo per chi é abituato a lavorare con scolaresche.

La cameriera/barista ci segnala però un'osservazione interessante: a differenza degli adulti, i giovani tendono ad essere molto più diretti badando poco a cortesia e formalità. Un esempio:

Cliente Adulto: "Buongiorno"
Cameriera: "Buongiorno, desidera?"
Cliente Adulto: "Vorrei una limonata, grazie"
Qui magari si parla del tempo o di un qualsiasi altro argomento
Cameriera: "Ecco la sua limonata. Segno sulla camera?"
Cliente Adulto: "Si, grazie. Buona Giornata!"
Cameriera: "Arrivederci!"

Cliente Giovane: "Una limonata"
Cameriera: "Due euro, grazie"
Inutile tentare un dialogo: spesso rispondono svogliatamente come chiedendosi "ma che vuole questa da me?"

Ecco, l'osservazione della cameriera/barista é che nonostante inizialmente tenti sempre di mantenere il dialogo entro i comuni canoni della cordialità, sforzandosi di generare un botta e risposta del tipo "-grazie-prego-ciao-arrivederci-", di fronte a " 'sti ragazzini", già al secondo giorno, quasi senza accorgersene, inizia lei stessa a ridurre il proprio vocabolario e ad agire come un "robot servi-bibite", stupendosi ogni volta di sé.

Il brutto -aggiunge- é che quando sono i ragazzini ripartono le ci vogliono ancora uno o due giorni per riprendere a "comportarsi come si deve" con i clienti successivi, perché dopo una settimana di dialoghi composti quasi solo da bruschi monosillabi deve re-imparare a parlare!

3 commenti:

  1. Boh, in generale succede questo:
    Io: "Buongiorno"
    aspetto inutilmente il "buongiorno" dall'altra parte del bancone. -.-
    Io: vorrei X.
    Il tipo/la tipa mi guarda come dire "e cosa aspettavi a dirlo????????" e me lo rifila.
    Se so il prezzo bene, se no alla domanda "Quanto?" c'è lo sguardo del tipo "e che *************, dovresti saperlo!"
    "Costa x"
    Pago e consumo.

    Questo succede generalmente in qualunque bar/pasticceria/supermercato/ecc e con donne/uomini di qualunque età.

    Direi che non è un male dei giovani :-)

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  2. Persone diverse = esperienze ed opinioni diverse.
    A nostro parere, generalizzare la propria opinione su un certo gruppo di persone (differenziate per fascia d'età, provenienza o quant'altro) é sempre poco realistico perché l'esperienza insegna che bisogna valutare caso per caso. Qualche blanda generalizzazione é anche possibile, ma bisogna sempre accompagnarla a decine di postille e note a margine!

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