Clienti esigentissimi al limite della paranoia, i furboni che cercano ogni scusa per fare vacanze senza pagare, coppie che scoppiano, prenotazioni impossibili, richieste assurde ed inaccontentabili, grandi e piccole tragedie consumate in un weekend, persone dalle abitudini indicibili e alieni cammuffati da umani.
(108) I Puzzoni:
Una coppia di anziani arriva a Luglio. Hanno uno stranissimo odore. Dopo tre giorni la donna delle pulizie va in direzione e dice di rifiutarsi di lavare la camera dei due signori anziani poiché non riesce a respirare. In effetti in tre giorni non hanno mai usato doccia o saponetta e la stanza è pregna di un’odore nauseante di non lavato. Chiamiamo una delle altre ragazze delle pulizie, apriamo le finestre, puliamo a fondo e profumiamo l’ambiente. Al quarto giorno dei clienti chiedono di avere un tavolo distante da “quei due lì”. Al settimo giorno la camera ha un’odore atroce, passiamo con ogni tipo di detergente e disinfettante ma niente. Bisogna che qualcuno di noi vada a dire ai signori di lavarsi. E’ alta stagione, è tutto pieno e non possiamo spostarli in un’ altra camera per “distribuire” il danno o addirittura spostarli in un altro albergo. Il Direttore si assume l’onere di dire ai signori di lavarsi ma sul momento gli manca il coraggio e non sa come imbastire la frase. Dopo due settimane di alloggio, di cui una passata a cenare in un’angolino appartato della sala da pranzo, viene il giorno della partenza. Lo stesso giorno la camera deve venir occupata da un’ altra coppia e noi siamo preoccupatissimi: se quando entreranno nella camera ancora puzzolente non credranno mai alla vicenda dei due che non si lavano, bensì ci incolperanno di avere camere che puzzano! Con una scusa facciamo liberare la stanza alle 7,30 del mattino e ci diamo subito da fare: fuori coperte, cuscini e lenzuola. Asportiamo pure tende e materassi. Puliamo tutto a fondo: disinfettiamo i mobili, passiamo tre volte la moquette con prodotti potentissimi, spruzziamo profumo ed arieggiamo con un ventilatore portatile. Alle 9.00 del mattino si presenta la coppia che deve alloggiare nella fatidica camera: madre e figlia hanno viaggiato tutta la notte e stanno crollando dal sonno. Non abbiamo altre camere disponibili e diciamo che le camere vengono consegnate solo dopo mezzogiorno. Le due, stanchissime, sonnecchiano nella Hall. A mezzogiorno l’odore non se n’è ancora andato: non è facile pulire in poche ore il risultato di un’azione continua durata due settimane! Arrivati all’una temporeggiamo. Tutto quel che si poteva fare è stato fatto: ci mancherebbe solo ritinteggiare la stanza ma non c’è tempo. Alle tre le due donne si stanno giustamente spazientendo. Temporeggiamo e puliamo, puliamo e temporeggiamo: come potrebbero mai credere alla verità? A questo punto mettiamo in camera materassi e tende nuovi, spruzziamo profumo ed arieggiamo. Sistemiamo tutto a lucido che più non si può. Alle quattro e mezza è rimasto un sentore di puzza ma ci convinciamo che meglio di così non possiamo ottenere e quanto manca è solo l’azione del tempo affinchè l’odore se ne vada. Alle cinque consegnamo le chiavi e portiamo in camera i bagagli. Ormai le due erano talmente stanche, stufe ed incazzate che non si sarebbero nemmeno accorte se gli avessero preso fuoco i capelli ma in ogni caso attendiamo che scendano da un momento all’altro a dirci che la camera puzza. Arrivano le sei, le sette, le otto. Alle nove scendono ed escono per far quattro passi in paese. Pericolo scampato: missione compiuta con (relativo) successo!
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