(717) Cani in Hotel si, cani in Hotel no

Animali si, animali no. Il problema sulla disponibilità o meno di accogliere animali nelle strutture alberghiere si protrae da anni, con motivazioni più o meno valide sia da parte dei turisti che dagli albergatori.

Pur non mancando casi particolari con animali più o meno esotici (scimmie, serpenti, galline e quant'altro) nel 90% dei casi il discorso riguarda i cani e poi, solo per estensione anche gli altri animali.

Perlopiù non si tratta di una questione di prezzo ma di organizzazione, pulizia e "gestione delle problematiche".

A questo proposito é interessante spulciare le motivazioni di un albergatore che, dopo aver accolto per anni cani nel suo albergo, ha deciso di non accettare più prenotazioni da parte di clientela con animali al seguito:



Forse per abitudine, forse per eccesso d'affetto e forse per cercare di "farlo passare". Quel che é certo é che quando i proprietari di cani devono descrivere com'é fatto il proprio "piccolo" all'albergatore, TUTTI, ma proprio TUTTI diranno sempre che é bravo, buono, non sporca, non disturba, é piccolo, silenzioso ed ha un pelo cortissimo. Mai una volta in tutti questi anni che qualcuno abbia detto "abbaia e corre come un matto qua e là"
Poi, una volta giunti in albergo con una specie di San Bernardo vecchio e bavoso che puzza e abbaia l'albergatore, che ormai ha accettato la prenotazione e per settimane e settimane ha dovuto dire di no a tutti gli altri che erano interessati a soggiornare nello stesso periodo si trova alle strette... A forza di ricevere continuamente descrizioni poco corrispondenti con la realtà uno inizia a non fidarsi più. Qui ci rimettono quei pochi che sono onesti: se il padrone dice chiaramente "il mio cane ha bisogno di spazio" l'albergatore potrebbe rispondere immediatamente che il giardino dell'Hotel é troppo piccolo per far scorrazzare liberamente l'animale: il padrone potrà quindi agire di conseguenza (accettare la cosa ed adattarsi o scegliere un hotel diverso: il che é meglio per entrambe le parti anziché avere in casa un cliente arrabbiato)

I Padroni spesso sono meno civili dei propri cani. Un padrone che non sa gestire il proprio cane spesso crea più problemi dell'animale stesso o amplifica atteggiamenti dell'animale che potrebbe gestire con maggior semplicità. Anche se l'animale fosse un cucciolone calmo e tranquillo, un padrone che passa le giornate a lanciargli la palla per farlo correre nei corridoi, dargli da mangiare sul pavimento della Terrazza comune (senza ciotola: gettando il cibo direttamente sul pavimento) e farlo entrare in casa quando é completamente bagnato renderebbe l'animale indesiderato. Per farsi un'idea bisogna provare ad immaginare la persona più incivile e maleducata che si conosca... ma con un cane!
Non che siano tutti così. Diciamo che, ad occhio il 60% dei proprietari di cani é abbastanza in grado di gestire il proprio animale, ma il restante 40%, invece........

La Camera, una volta liberata, deve essere pulita e disinfettata molto più a fondo del normale. Spesso é necessario lavare pure le tende e cambiare materasso, cuscini del letto e dei divani (per permettere a quelloi "usati" di arieggiare almeno due-tre giorni dopo essere stati disinfettati). Molto dipende dall'odore del cane e da quanto sia curato dal suo padrone. Un cane giovane, tranquillo ma maltenuto può avere un odore più intenso e permanente di un vecchio cane a pelo lungo ma curatissimo. Il fatto che il padrone non percepisca l'odore del suo stesso cane spesso rende difficoltoso spiegargli alla partenza il motivo di una spesa di pulizia extra. Solo a livello di tempo, richiede l'impegno che solitamente é necessario a pulire tre o quattro camere della stessa tipologia. Per questo motivo molti albergatori si autoimpongono dei limiti sulla durata del soggiorno di clienti con cane, ad esempio una settimana e non più, perché al prolungarsi della permanenza si accentua sempre più l'odore nei tessuti e la pulizia, superati determinati limiti, é quasi inutile!

L'Odore del cane infastidisce molta gente anche nelle aree comuni (di solito questi clienti non hanno mai il coraggio di dirlo direttamente al padrone del cane ed invece si devono sempre sfogare con l'albergatore il quale, dovrà "far da ambasciatore").
Se poi il cane, durante il soggiorno, avesse l'abitudine si salire spesso su poltrone e divani delle aree comuni, anche queste avrebbero bisogno di pulizie extra (vedi quanto detto per la camera).

L'odore ed il disturbo sono i principali motivi per cui abbiamo sempre vietato ai cani l'accesso alla sala da pranzo. Purtroppo molti padroni non hanno mai voluto rispettare questa regola portando il cane in sala nonostante il nostro esplicito divieto.
Non é una questione di prezzo, ma di rispetto verso gli altri e contenimento delle problematiche.

Il padrone che in sala da pranzo porge pezzi del proprio cibo al cane appisolato sotto il tavolo é una delle scene più frequenti. Per non parlare della presenza contemporanea di due cani, entrambi "bravi e buoni" a sentire i rispettivi padroni ma che in presenza l'uno dell'altro non facevano altro che ringhiare. Se poi entrambi i padroni si rifiutano di cambiar posto...
Abbiamo assistito pure a numerosi eventi spiacevoli, come persone o camerieri che inciampavano nel cane disteso o che ne calpestavano la coda per sbaglio, provocando immancabilmnente litigi ad alta voce col padrone in cui siamo sempre dovuti intervenire come "pacieri". Per non perlare dei cani che abbaiano in sala. Il non plus ultra é stata un'occasione in cui un cane ha iniziato a ringhiare senza motivo ad un bambino e tra versi del cane e pianti del bimbo non si sentiva nient'altro!

Il pelo di certi cani merita una citazione a parte. Lo si ritrova dappertutto: sulle poltrone, sui pavimenti, sotto il letto. Se un bel giorno vedevamo il cane a pelo lungo della camera 12 tirato a lucido sapevamo in anticipo che avremmo dovuto sturare lo scarico della doccia. Se durante le pulizie di una camera con cane dimenticassimo anche solo un pugno di peli é facile che i clienti successivi se ne accorgano, soprattutto se non vivono con un cane o se hanno allergie al pelo. Se poi il proprietario é uno di quelli che tutte le sere, in camera, spazzola il proprio cane...

E che dire dei cani tenuti particolarmente male, sporchi e con le pulci??? Qualcuno ha idea di cosa vuol dire pulire una camera in cui ha dormito un cane pulcioso in fretta e furia perché sia pulita e disinfettata prima dell'arrivo dei nuovi ospiti???

Certi cani, specie se molto casalinghi, si trovano molto disorientati quando portati in un ambiente diverso e manifestano atteggiamenti diversi da quelli che hanno solitamente quando sono a casa, per cui anche se "Fuffy é il cane più silenzioso che si sia mai visto" qui potrebbe diventare un latrato continuo o peggio, innervosirsi e prendersela con tutto e tutti: dai cuscini delle camere alle gambe dei camerieri.

Per i pasti degli animali se ne vedono di ogni sorta (e qui la colpa ricade quasi totalmente sui padroni). Si va dalla donna che chiede all'albergatore di aver in prestito un piatto da servizio per vederla poi utilizzarlo per dar da mangiare al cane sulla terrazza, all'uomo che ha preteso di avere gratuitamente i pasti per il proprio cane; da chi ha preteso di avere dall'Hotel un secchio per dar da bere all'animale e si é lamentato quando ha saputo che gli unici secchi disponibili erano quelli usati per le pulizie a quello che aveva richieste speciali per i pasti (l'acqua minerale della casa per me va bene ma per il mio piccolo ne serve una con meno sodio).

I padroni troppo permissivi che lasciano libero il proprio cane sono moltissimi e gli perdonano ogni atteggiamento. Se il pastrore tedesco si tuffa in piscina "poverino, aveva caldo" e se fa pipì sulla casa "ma tanto evapora subito", e se sbava sul pavimento "é solo acqua".

E che dire dei padroni poco attenti che lascino il proprio cane chiuso in camera per ore o legato alla ringhiera del giardino con 5-6 metri di corda e poi passano tutta la mattinata a fare i loro comodi in paese?

Ospiti che non amano i cani o ne sono addirittura terrorizzati riversano sull'albergatore le proprie angoscie, spesso trasformandole in lamentele. Cosa che, per esperienza, l'albergatore fa di tutto per evitare.


Non parliamo poi dei rischi legali: se un cane danneggiasse oggetti di un altro ospite o addirittura lo mordesse, l'albergatore potrebbe essere sempre chiamato in causa attribuendogli parte della responsabilità per "non aver vigilato sufficientemente affinché tutti gli animali presenti nelle aree comuni indossassero la museruola". NB: In TUTTI questi casi la parte lesa cita anche l'albergo, poiché fonte di "incasso" più probabile. Ora, capiamoci bene: val la pena rischiar di venir citati in giudizio perché, mentre magari si stà servendo un cappuccino al pianterreno, un cliente al 5°piano fa scorrazzare il suo cane senza museruola e questo va a mordere un altro ospite??? Anche se si riuscisse a non esser riconosciuti colpevoli (ma, visti episodi passati, sembra difficile), una trafila pluriennale tra avvocati e tribunali sarebbe il minimo da scontare. Il che sarebbe comunque una tortura sufficiente a far desistere dal continuare ad accogliere animali nelle proprie strutture... Si possono accogliere 100 ospiti con cani poco tranquilli gestendo da noi i piccoli problemi che procurano, ma ne basta uno solo un po più agitato degli altri per cacciarci in guai seri!

Le richieste speciali potrebbero riempire un libro intero! Dal padrone che pretendeva vi fosse sempre un cameriere disponibile a portargli il cane a spasso a quello che ha richiesto una mini-piscina gonfiabile per fare il bagno al suo cucciolo, da quelli che pretendevano di entrare nell'area wellness con il cane a quello che voleva gli lasciassimo mangiare i fiori dei vasi???
Alcuni padroni danno per scontato che l'albergatore che accetta animali nel suo Hotel sia disponibile 24 ore su 24 ad accudirlo, tagliuzzarli la carne speciale e servirgliela su un piatto di portata, spazzare via i suoi bisogni lasciati qua e là e fornirgli giochi e passatempi per intrattenerlo quando il padrone vuol leggersi il giornale in santa pace.

Diciamocela tutta, per certe persone il cane diventa una sorta di succedaneo del figlio (coppie anziane e donne sole, per esempio) e tendono a straviziarlo e stracoccolarlo. Finché fanno così a casa propria non v'é molto da dire, ma quando iniziano a pretendere che il cane riceva lo stesso trattamento da tutto il personale dell'Hotel si crea un "cortocircuito" vero e proprio. Giustamente la donna delle pulizie si rifiuta di fare lo shampoo e la pedicure al cane; l'albergatore riprenderà chi vuol tenete occupata tutta la terrazza per far giocare il proprio cane togliendo spazio agli altri ospiti e così via.

Il cane che abbaia provoca molto spesso lamentele da parte degli altri ospiti (specie se non sono amanti dei cani).

La stragrande maggioranza dei padroni mette la museruola al proprio cane solo se strettamente necessario e solo se esce in strada e spesso bisogna riprenderli più volte perché la facciano indossare al cane quando si trova nelle aree comuni (soprattutto se ci sono bambini nelle vicinanze)

E quando, anche al di fuori della sala da pranzo vi erano in albergo due o più cani di padroni diversi e questi iniziavano a ringhiare tra di loro, abbaiare o saltarsi addosso perché in calore? Bisognava sempre organizzare i "movimenti strategici" perché spesso i padroni ne erano incapaci (Signora Rossi, per favore, prenda il suo The in terrazza con Fido, cosicché la signora Bianchi potrà bere il suo in saletta con Fuffy).

Le uscite notturne per far fare i bisogni al cane più di una volta hanno disturbato altri ospiti.

Cosa dire di quelli che lasciavano tranquillamente cagare il proprio cane sul retro dell'Hotel o tra le aiuole del giardino a poca distanza dalle altalene per bambini???
E per finire vi sono sempre quelli che non raccolgono la cacca del cane!!


(In conclusione: se il padrone non vuole o non é in grado di accudire come si deve il proprio cane quando é in vacanza, anziché scaricarne i disagi su chi gli fornisce alloggio é meglio faccia un esame di coscienza e valuti se non sia il caso di lasciare il proprio cucciolo in mano a persone fidate o ad un cosiddetto "Dog Hotel")


2 commenti:

  1. Finalmente un po' di buon senso

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  2. Alloggiare in albergo, a prescindere dalle stelle, significa sentirsi a proprio agio, trovare camere pulite e soprattutto relax e nessun pretesto per discutere. La tendenza incivile di permettere l'ingresso ai cani fa venir meno le esigenze sopraindicate. Va tenuto in considerazione il fatto che purtroppo i padroni di cani educati e rispettosi sono veramente una rarità e valga il principio che chiunque voglia detenere animali d'affezione è libero di farlo ma altrettanto libero debba essere il cittadino che per motivi vari soffre la presenza dei cani (in particolar modo) in strutture alberghiere o di ristorazione o di vacanza in genere. In mancanza di un senso comune di civiltà, educazione e rispetto nonchè igiene, ritengo che non debba essere consentito l'accesso agli animali o quantomeno debba mantenersi un numero appropriato di strutture che non lo consente. La tranquillità è un bene prezioso che l'egoismo umano non deve devastare!

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