(747) Vacanze, ecco la top ten della maleducazione in spiaggia

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Scampoli di vacanza. Molti italiani, infatti, rientreranno a casa nel prossimo weekend e questi sono gli ultimi giorni in cui possono permettersi di starsene comodamente sdraiati sulla sabbia a non far niente. Alcuni, però, non hanno potuto godersi il mare come avrebbero voluto. La maleducazione infatti dilaga sulle spiagge italiane fra telefonini onnipresenti, vicini d'ombrellone invadenti e rumorosi e venditori ambulanti troppo insistenti. Ecco la top ten delle lamentele raccolte dal Codacons relativamente alle spiagge italiane: 


- Telefonino? No grazie. Al primo posto delle lamentele c'è il cellulare. A quanto pare nemmeno in vacanza riusciamo a farne a meno. Ma al vicino di ombrellone, che magari sta cercando di fare un meritato riposino, non interessa sapere i fatti vostri. Se proprio non potete farne a meno, escludete la suoneria e conversate almeno a voce bassa.


- Fate largo, arrivo io. Al secondo posto della classifica c'è il mancato rispetto del proprio spazio vitale. Il vicino di ombrellone, insomma, che invade il nostro posto pur di seguire il sole o l'ombra. Sappiate, inoltre, che i corridoi tra una fila d'ombrelloni e l'altra e i passaggi al mare sono destinati a tutti e, quindi, non vanno ingombrati né con la sdraio né con i sandali o altre suppellettili.


La classifica delle lamentele prosegue con alcuni 'classici' della maleducazione da spiaggia, dagli schizzi sgraditi, alle docce troppo lunghe, dai richiami materni ad alto volume alla 'partitella' fra i bagnanti: 


- Schizzi e spruzzi. La terza cosa che ci fa più innervosire è quando, mentre cerchiamo di adattarci gradatamente alla temperatura dell'acqua gelata arriva come un treno qualcuno che tuffandosi ci schizza dappertutto.


- Doccia. Non state tre ore sotto la doccia creando code chilometriche. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi. Se siete sporchi lavatevi in albergo! Non usate poi saponi o shampoo: inquinano il mare.


- Mamma: alzati e cammina! Al quinto posto tornano i rumori molesti. State cercando di dormire ma la mamma vicino a voi comincia a rimproverare suo figlio a distanza. Una sorta di mitragliatrice che comincia magari con un "Dove sei?", prosegue con un "Vieni qui" o urla al figlio distante di uscire dall'acqua, per poi concludere con un "Allora! Mi devo alzare!". Beh alzatevi! Almeno la pianterete di disturbare tutto il vicinato.


- Spiaggia o campo di calcio? La spiaggia non è un campo di calcio. Se c'è uno spazio allestito allo scopo in cui potete fare una partita, ben venga, altrimenti ricordatevi che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate sulla pancia. Stesso discorso per racchettoni o frisbee. 


In coda alla classifica delle lamentele ricevute dal Codacons quelle per il volume della radio dei vicini, per gli acquascooter, per chi usa il mare come cestino dei rifiuti e per gli ambulanti insistenti: - Musica. Volete ascoltare la radio? Fatelo con la cuffia.


- Sport acquatici. Basta con i pericolosi e rumorosi acquascooter che arrivano fino a riva. Rispettate le leggi in materia.


- Il mare non è una pattumiera. Non gettate le cicche di sigarette o la carta del gelato sulla sabbia. I resti del vostro pranzo non sono cibo per pesci. Cercate gli appositi cestini e se non ci sono inscenate una protesta con il bagnino.


- Ambulanti. In alcuni casi sono troppo insistenti, oppure sono i vostri vicini di ombrellone che inscenano una discussione di tre ore per avere uno sconto, salvo poi non acquistare nulla.



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