Noi tutti, esseri umani, siamo in grado di svolgere diverse attività in maniera precisa ed ordinata ma é innegabile che abbiamo i nostri limiti.
Non si parla di professionalità o abilità sul lavoro ma di veri e propri limiti di resistenza umana. Diverso da persona a persona, questo limite si raggiunge una volta accumulata sulle spalle una certa mole di stress e lavoro, oltre al quale fiscico e/o cervello si rifiutano di proseguire e richiedono un attimo di pausa.
Lo sa bene chi, con l'approssimarsi dell'estate inizia a sentire il bisogno "fisico" di staccare la spina ed andare in vacanza anche solo per qualche giorno.
Ma, proprio in vacanza, chi mai si é soffermato a valutare se effetti simili possono affliggere anche chi gli stà dando accoglienza?
Considerando che si tratta di un lavoro privo di giorni di riposo e dalle mille sfacettature é così difficile comprendere (non giustificare: comprendere!) che sotto certe condizioni qualcuno "scoppi?".
Qual'é il limite di sopportazione umana di atteggiamenti incivili che una persona riesce a "incassare"? E quanti rospi si possono ingoiare prima di restarne soffocati? Quante giornate lavorative da 12-16 ore devono trascorrere prima di raggiungere il limite? Quante notti senza sonno si possono reggere? Quanti soprusi da parte dei cli
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