(786) I Titanic Awards???

L'articolo originale si trova a questo indirizzo


“Camerieri più scortesi” siamo al quarto posto nella classifica dei Titanic Awards

27 maggio 2010 di Giuseppe Natoli

Ammettiamolo, quando due esperti viaggiatori si incontrano una delle cose che più adorano è scambiarsi racconti sulle “catastrofi” avvenute durante i loro spostamenti. Non sarà il mare trasparente di un atollo polinesiano il centro della loro conversazione, piuttosto quel ristorante che serviva cibi immangiabili.
“Quando incontravo altri viaggiatori, mi rendevo conto che le storie più interessanti erano ricche di aneddoti tragicomici – rivela a Repubblica.it Doug Lansky, giornalista di viaggi americano che vive in Svezia – così mi è venuta l’idea dei Titanic Awards. Niente a che vedere con la disgrazia del famoso transatlantico: in questo caso si tratta di classifiche delle peggiori disavventure capitate durante i viaggi. A raccontare le storie e a stillare le top ten del disagio sono gli utenti della rete e diversi esperti del settore.
Alcuni aneddoti esemplificativi? Due dei più “divertenti” sono stati registrati negli aeroporti del Nepal. Nel 2007 un velivolo della Nepal Airlines 757 è partito in ritardo dall’aeroporto di Katmandu perché un dipendente delle compagnia aerea doveva prima sacrificare sulla pista due capre per placare il dio del cielo. Sempre a Katmandu, all’imbarco di un volo americano, un ufficiale addetto alla sicurezza ha chiesto “Hai una bomba o un grosso coltello?” e, fidandosi della risposta negativa del passeggero, ha risposto “Ok, puoi andare”.
Ma vediamo come si classifica il nostro paese secondo il sondaggio svolto da Doug sui navigatori della rete (di 80 diverse nazionalità) e interrogando giornalisti e professionisti dell’industria dei viaggi. L’Italia occupa una posizione abbastanza alta in molte top ten dei “peggiori”, ma è importante tenere a mente che, essendo una delle destinazioni più frequenti, è normale che compaia sempre in classifica. E se vi venisse qualche dubbio sull’amore di Doug per il Belpaese sappiate che ha chiamato sua figlia Sienna in onore di Siena.
Automobilisti. Primo posto assoluto per l’Italia per quanto riguarda i “peggiori guidatori “. Grant Thatcher, giornalista di Vanity Fair ci descrive così: “Nessuno guida peggio degli italiani, a parte i tassisti di Istanbul che sono dei demoni al volante”. Chuck Thompson, scrittore di viaggi e collaboratore di National Geographic Adventure e del Los Angeles Times accusa l’intrico di sensi unici e vicoli di Roma di aver messo a rischio il rapporto con la sua ragazza: “Vedevamo il nostro hotel, ma per più di un’ora non siamo riusciti a raggiungerlo”. Mentre Andrew Hickey, scrittore di viaggi per USA Today e del New York Times, non si è ancora ripreso dallo shock:“Anche se vivo a New York, le strade di Dublino e Roma mi terrorizzano”. A sorpresa compare pure Venezia: un ingorgo di gondole in un canale è uno spettacolo imperdibile.
Segnaletica stradale. Male anche la nostra segnaletica stradale, classificata al quarto posto tra le peggiori al mondo. Wendy Perrin, editorialista di Condé Nast Traveler, scrive: “la peggior città in cui guidare è sicuramente Firenze: strade strette e a senso unico, spesso bloccate da camion dell’immondizia, furgoni per le consegne e biciclette. Inoltre la segnaletica è pessima o inesistente”.
Treni. Quinto posto per le nostre ferrovie. Catherine Leech, agente di viaggi inglese e direttore di 101holidays racconta, con un pizzico di sarcasmo e altezzosità tutte british la sua peggior esperienza: “Ho preso un treno notturno dalla Sicilia a Napoli in agosto: nessun posto libero, caldo asfissiante, urla di bambini, bulli italiani, gabinetti maleodoranti e borseggiatori scaltri”.
Cucina. Secondo posto, nettamente distaccati dalla Francia, nella top ten della “cucina più sopravvalutata”. Quando uno straniero viene in Italia, pretende di gustare dell’ottimo cibo. Per questo quando si trova davanti ad un piatto non proprio invitante si infuria. Don George, già direttore viaggi per le pubblicazioni della Lonely Planet e per il San Francisco Chronicle, nella sua personale classifica ha assegnato a un polipo mangiato a Napoli il premio “peggior cibo”. Stessa sorte per una “indefinibile delicatezza” a base di prosciutto consumata sulle colline siciliane da Daniel Hoffer, uno dei cofondatori di Couchsurfing.
Delusione atroce per Norie Quintos, redattrice di National Geographic Traveler, quando in un ristorante di Roma ha chiesto che venissero portati ai suo bambini dei panini fatti con alimenti tipici e ha ottenuto tre hot dog. Critiche feroci poi, un po’ da tutte le parti, per il Mc Italy: gli stranieri non riescono proprio a capire perché il Belpaese abbia voluto associare i suoi prodotti culinari allo “pseudo cibo a stelle e strisce”. Da menzionare il premio per la peggior bevanda su un aereo che va al caffè di Alitalia servito su un volo Düsseldorf – Milano (la segnalazione è di un viaggiatore ed è riportata nel libro appena pubblicato “The Titanic Awards: Celebrating the Worst of Travel”, disponibile solo in inglese).
Bagni. Quarta posizione, dopo la Francia, la Cina e l’India per quanto riguarda “I peggiori servizi igienici” riferita ai italici bagni di ristoranti, bar, stazioni, aeroporti ecc. Risultato reso ancora più amaro dal commento pubblicato sotto la tabella “Forse Italia e Francia vogliono farsi ricordare non solo per la loro cucina e le loro squadre di calcio”. Da queste classifiche non escono bene neanche i camerieri nostrani, talmente maleducati da far meritare al nostro paese il quarto posto per i “camerieri più scortesi”. Altro campanello d’allarme il sesto posto per le spiagge più sporche; mentre fa sorridere il sesto posto per la peggior birra (agli Stati Uniti la medaglia d’oro).
All’estero. Naturalmente neanche gli altri paesi a vocazione turistica escono bene da queste classifiche. Il museo più sopravvalutato al mondo? Il Louvre di Parigi, seguito a breve distanza dal Moma di New York e dalla Tate di Londra. L’aeroporto che più fa infuriare i viaggiatori? Il londinese Heathrow. Per la bellezza naturale più deludente vince a mani basse la baia di Rio de Janeiro con oltre il 50% delle “preferenze”; turisti evidentemente non soddisfatti dalla città carioca se assegnano il premio per “La più deludente nuova meraviglia del mondo” alla statua del Cristo Redentore che domina Rio. Il paese con la peggior acqua potabile? L’India. E quello con la peggior cucina? La Gran Bretagna seguita dagli Stati Uniti che si contendono anche il titolo per la nazione con i turisti meno spendaccioni. E Johannesburg, in Sud Africa ottiene la medaglia d’oro della città più pericolosa.
Leggendo le classifiche di TitancAwards e tutti gli aneddoti raccolti potrebbe venire voglia di non partire. “Niente di più sbagliato – continua Doug – il sito e il libro sono dedicati ai viaggiatori che hanno superato tutti i fastidi e gli ostacoli per raggiungere la loro destinazione e sono quindi pronti a partire per un nuovo viaggio”.


(Il Louvre sopravvalutato? La cucina italiana pure? Mah... Servizio dei treni, segnaletica stradale, capacità di guida... finché ci si interroga su elementi abbastanza "misurabili" la loro valutazione riesce ad essere abbastanza obiettiva, ma su altri elementi più personali sembra di trovarsi alla fiera del luogo comune...

Interessante come qui gli inglesi sono elencati tra i tirchi mentre nei due post seguenti sono invece inseriti tra gli spendaccioni!

Una nota però: "camerieri più scortesi" significa che gli italiani, appena indossata la divisa da servizio si trasformano in cafoni? O forse é una critica all'educazione italiana in generale?)

Nessun commento:

Posta un commento