(1066) I trucchetti scemi

Per le strutture abituate a lavorare con clientela turistica, che di solito si ferma almeno una settimana, le prenotazioni brevi sono spesso un impiccio. Si, perché quella camera occupata da mercoledì a giovedì impedirà di accogliere le richieste per la settimana intera

Nel caso migliore occorreranno tre prenotazioni brevi (quindi 3 cambi camera, 3 registrazioni diverse) per occupare una stanza tanto quanto una prenotazione standard da una settimana (con 1 solo cambio camera ed 1 sola registrazione). 
Nel caso peggiore la stanza verrà liberata sabato mattina, resterà libera fino a mercoledì, verrà occupata per una notte e poi resterà libera fino al sabato successivo.

Molti alberghi quindi ci pensano su mille volte prima di accogliere prenotazioni che rischiano di "tagliargli" la settimana. Anche qui però non mancano i furbetti che "lanciano l'amo" all'albergatore con una richiesta tipo "una camera per una settimana" o "tre camere per cinque notti in pensione completa" ed una volta che l'albergo ha comunicato la disponibilità ad accogliere la prenotazione ecco che .....ZACK!.... la bella prenotazione di quattro camere triple per una settimana intera si riduce ad due semplici doppie per il weekend senza manco la colazione!

(Ufff... ma perché un giorno si ed uno no deve capitare sempre quello che fa così? Non capita mai quello che passa dai 7 giorni ai 5: si riducono sempre ad una o due notti!!)

12 commenti:

  1. Sinceramente qui non ci trovo nulla di male e il trucchetto non è scemo. Intendo, qui c'è un conflitto di interessi:
    da una parte l'albergatore punta (con tutte le ragioni) al massimo guadagno.
    Dall'altra il cliente ha il diritto (se prenota con le modalità richieste dall'albergo) di pernottare il numero di giorni che ritiene consono. Inoltre, ben sapendo (e qusta Bizarre lo conferma) che gli alberghi non accettano molto volentieri pernottamenti per poche notti si ricorre a questo trucco. A me è capitato di dover girare un'intera città perché un albergo mi facesse stare lì una notte. Gli altri alberghi non avevano posti liberi? Col cavolo è che non volevano occupare la stanza per una sola notte e io questo lo chiamo un comportamento disonesto.

    Certo, se il cliente cambia la durata del pernottamento il giorno dell'arrivo, allora c'è un comportamento scorretto, ma se io, ipoteticamente, prenoto a Febbraio una settimana a Luglio, e poi a Maggio la riduco a 3 giorni, più di uno sbuffo di disapprovazione da parte dell'albergatore non ci sta a mio parere.

    ciao ciao

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  2. Ciao lufo88, scusa la risposta extralarge ma ormai é tradizione ; )

    La fastidiosità del "trucchetto" sta nel fatto che ogni volta rappresenta controlli, calcoli, valutazioni che immancabilmente non son servite a nulla*, tempo perso inutilmente, decine di rifiuti a clienti seriamente intenzionati a prenotare e spessissimo anche perdita economica.

    *calcoli "lavorativi" e non solo economici: l'albergatore potrebbe rifiutare una certa prenotazione perché in tal data le donne delle pulizie hanno già un numero eccessivo ci cambi camera da effettuare, preferendo invece clienti che intendono ripartire almeno due giorni dopo e/o mille altri ragionamenti di questo tipo.

    Poiché sempre più spesso le prenotazioni vengono modificate, ne consegue sempre più lavoro d'ufficio (ma non solo) ed aumento dei costi, che alla fine ritornano sempre sulle spalle del cliente.

    L'esempio che porti (Prenotazione a Febbraio che a Maggio vien ridotta) é estremamente "light" e non fa quasi testo. Gli esempi "pesanti" sono le tre doppie per le settimane centrali di ferragosto, ridotte verso fine Luglio ad una sola camera per due notti, quando ormai chi voleva prenotare l'ha già fatto altrove (e poi l'albergatore scoprirà che si trattava di una coppia svedese che da mesi aveva prenotato una crociera sul mediterraneo e che sapeva benissimo fin da Gennaio di avere solo bisogno di un paio di notti d'appoggio)! In questo caso resterebbero due possibilità: cancellare la prenotazione e rivendere la stanza a prezzo scontato o tenere la prenotazione di una notte sperando di trovare qualcuno che voglia fare vacanza sotto ferragosto.... tranne che il giorno di ferragosto stesso (leggesi: 4 persone su 1 milione)

    Bisogna ricordarsi che l'albergo non ha un regime d'occupazione costante ma ha un certo grado di previsione: magari le previsioni di vendita di un dato mese sono scarse poiché in città non ci sono Fiere o Congressi, tranne che un evento molto importante di quattro giorni a inizio mese: sapendo quindi che "dopo questi tre giorni di clienti se ne vedranno ben pochi" é chiaro che si farà di tutto per massimizzare l'occupazione proprio in questi 4 giorni, evitando di vendere camere per una notte sola!

    (Continua)

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  3. (2^ parte)

    A livello commerciale accettare prenotazioni brevi in determinate date equivale ad un suicidio economico: riprendendo l'esempio dell'unica fiera del mese, se durante questi quattro giorni si accogliesse una comitiva di passaggio da 1 notte, la struttura resterebbe per 3/4 invenduta! Sarebbe come aprire un pacco di biscotti vendendone un tot. sperando di trovare poi qualcun'altro che accetti di acquistare un pacco già aperto o continuare a venderli un po alla volta a due lire pur di finirli! Ovviamente i "biscotti" presi dalla prima persona sono proprio quelli più buoni ed agli altri rimangono le "seconde scelte".

    E'più semplice, pratico ed economico per tutti vendere solo il pacco intero! Non per niente sono nati numerosi "pacchetti vacanze" per incentivare anche chi vuol fare solo una o due notti a prolungare il soggiorno"

    Il caso in cui dici di aver girato cercando un Hotel disponibile é diverso perché l'albergo che ha stanze libere é tenuto a fornirle alla persona che le richiede sul momento, mentre su prenotazione non vi sono obblighi di questo genere.

    Se si parla di strutture che devono guadagnare in cinque-sei mesi quel che gli serve per vivere un anno intero é facile intuire come pochi giorni di invenduto pesino molto.
    Già capita spesso che a causa di brutte previsioni o altri motivi indipendenti dall'albergo stesso, vi siano clienti che riducono la propria permanenza: se poi si scegliesse pure volontariamente di accogliere prenotazioni scomode vorrebbe dire tagliarsi le gambe da soli!

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  4. Oddio, fine Luglio ed è ad Agosto questa è una vera carognata -.-
    Ma c'è un limite di legge per accettare modifiche e disdette alle prenotazioni?

    Per il lavoro d'ufficio, sono quei casi in cui un sistema informatico farebbe faville, ma ci sarebbe un problema di spesa per le strutture medio-piccole, per fortuna i prezzi dell'informatica continuano a scendere e tra poco un portatile fa da server :-D.
    Comunque so quanto sia oneroso fare decine di calcoli -.-

    Come detto, comunque, io sonod'accordo con te, ma ripeto, c'è questo conflitto di interessi cliente - albergatore.

    Tu citi l'esempio della fiera, che calza a pennello. Se io cliente x devo pernottare in quella città per un giorno, per motivi vari (ma non per la fiera) e proprio in quel periodo farò di tutto proprio per potermene stare lì e se le strutture alberghiere rifiutano non si può che ricorrere a questi trucchi.

    Tu hai esposto perfettamente le ragioni degli albergatori, ma come detto sono in conflitto con quelle del cliente.

    Sinceramente queste situazioni rientrano nel caso "tra l'incudine e il martello". Da una parte perdita, dall'altro clienti che hanno più di una ragione per sentirsi presi per il naso.

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  5. Purtroppo non ci sono leggi chiare a proposito di cancellazioni e rimborsi, ma solo delle linee guida a cui ognuno si attiene un po a modo suo. Le grandi catene applicano le proprie regole in maniera molto rigorosa (p.es: cancellazione possibile fino a 30 giorni prima sennò trattengono tutto l'acconto) ma quella stessa rigidità non é affatto ben accolta dai clienti di strutture medio-piccole, che si aspettano maggiore disponibilità.

    Beninteso: se c'é una prenotazione SCRITTA questa ha il valore legale di un contratto e l'albergo avrebbe legalmente il diritto di pretendere il pagamento di TUTTO il soggiorno prenotato eccetto il valore dei pasti non consumati (il cliente che ha dovuto ridurre/cancellare la prenotazione poi dovrebbe arrangiarsi con la propria assicurazione per farsi rimborsare) ma solo in rari casi questo diritto vien fatto valere.

    Se l'albergo ed il cliente hanno esigenze e motivazioni che non si conciliano é chiaro che possano nascere attriti e come dici tu é una situazione in cui ci si trova "tra l'incudine e il martello". Ma questo non giustifica situazioni per cui ogni singola prenotazione va considerata "dubbia".

    Più di una volta é capitato di dover chiudere un'occhio ed accogliere prenotazioni scomode più per cortesia e senso civico che per guadagno, così come é capitato di innescare un bel giro di telefonate tra alberghi della zona di fronte ad un passante disperato perché senza alloggio, magari di notte: a volte si fa di tutto per aiutare chi si ha di fronte ed a volte si sta più attenti ai propri interessi.

    In molti alberghi si usa usare le "Waiting list" (Lista d'attesa): il signor X chiama a Marzo dicendo che gli interessa una camera per una notte a Settembre. L'albergo non prende la prenotazione ma mette il Signor X in "Waiting List". A Maggio si é creata una situazione tale che la camera per una notte é disponibile: si chiama il Signor X. Se ha già trovato alloggio altrove si é amici come prima, se invece no ora ha la camera che voleva!
    Lo stesso sistema si usa spessissimo anche sottodata ed in periodi "caldi". A volte ad un cliente che si é messo in Waiting all'Hotel A, per via dei rapporti tra alberghi, vien trovata una camera nell'Hotel B (con cui non ha nemmeno avuto contatto!)

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  6. Aspettavo proprio un post così, per fare questa domanda: "Come fa una persona "di passaggio" o "per un fine settimana" a trovare ospitalità?"
    Premesso che non vado spesso in albergo, e la maggior parte dele volte me lo pagano i parenti che non mi possono ospitare . . . un'altra cosa che non capisco è il prezzo! "Camera doppia €uro tot" . . . va inteso a camera (cioè tutte due le persone) o a persona???

    E ancora, cercando sul web per un fine settimana a metà luglio, in Calabria, nella stessa località, trovo quasi gli stessi prezzi in un Hotel 3 stelle e in un B & B, dov'è la convenienza???

    Grazie, se vorrete rispondere anche se forse non sono stata chiarissima! R

    Ps. avete un consiglio per Amantea???

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  7. "Come fa una persona "di passaggio" o "per un fine settimana" a trovare ospitalità?". Che ci si organizzi con largo anticipo o che ci si riduca all'ultimo minuto il sistema migliore é fare varie chiamate/mandare varie email per sapere se c'é disponibilità o se é possibile farsi mettere in lista d'attesa. Altrimenti ci si può rivolgere alle agenzie viaggi.

    Per il fatto dei prezzi a camera o persona ne abbiam parlato pochi giorni fa nel post "(1063) - Conversioni". Comunque, a grandi linee se c'é scritto il prezzo a Camera significa che la tal camera costa comunque quella cifra, sia che ci alloggi una persona o due, mentre se il prezzo é riferito a Persona il prezzo va moltiplicato per il numero di alloggiati.

    Hotel o B&B?
    E' come chiedersi "Meglio usare 20 euro per comprare carne o pesce?". La differenza tra B&B ed Hotel non sta tanto nella maggior o minor convenienza dell'uno rispetto all'altro, quanto nei diversi tipi di servizio ed ambiente.
    La prima cosa da fare é sempre capire con chiarezza cosa si vuole dalla vacanza e dall'alloggio e se si cerca una struttura con determinate caratteristiche o servizi é sempre meglio fare una telefonata in più per assicurarsi che l'alloggio scelto risponda ai propri desideri. A questo punto un rapido paragone con i prezzi di strutture simili nella zona può dare un'idea del valore di mercato. Infine si deve tornare alle proprie tasche e valutare se la cifra necessaria é in linea con le proprie finanze o se é meglio puntare a scelte più adeguate.

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  8. Grazie, spiegazione chiara ed esaustiva . . .:-)

    Avevo letto il post sulla comparazione dei prezzi, ma forse non così bene come avrei dovuto! ;-)

    Sul "problema" B & B vs Hotel, mi meraviglia (dopo aver seguito alcune conferenze sull'argomento)che ci siano dei prezzi così alti . . . trattandosi di un "riempitivo" e non della fonte di reddito principale, lameno così ce l'hanno spiegato!

    Insisto a leggervi, per capire bene di non fare gli errori o le stranezze di cui parlate! ;-)

    Ciao, R

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  9. Sui "B&B" ci sarebbe da chiarire un paio di cose iniziando proprio dal nome poiché la scelta di usare il termine inglese "Bed & Breakfast" ha qualche controindicazione.

    Con "Bed & Breakfast" in Italia si intende una casa privata i cui proprietari affittano per periodo limitato alcune stanze (massimo 3 o 4, a seconda della Regione). Il B&B deve sottostare a regole ben precise (tipo non fornire altro pasto al di fuori della colazione ecc). Nei paesi anglofoni questa tipologia di alloggio NON viene chiamata "B&B" ma "Guest House"; con "B&B" definiscono invece un Hotel che fornisce solo la stanza e la colazione. Per questo motivo anche in Italia molti alberghi che non forniscono un servizio pasti si autodefiniscono per motivi commerciali "Bed & Breakfast", per distinguersi dagli "Hotel" che, nell'"immaginario internazionale" sono strutture più eleganti dei "B&B" ed in cui é possibile mangiare.

    Anche per quanto riguarda i prezzi vanno fatto qualche chiarimento:

    I proprietari di B&B devono gestire le loro 3-4 sottostando ad una parte delle norme strutturali e fiscali cui devono sottostare gli alberghi (per cui servirà il lavoro di un commercialista, registri, corsi d'aggiornamento, qualche adeguamento strutturale ecc..) ma non hanno un volume d'affari tale da poter "spalmare" i costi.
    I proprietari si trovano quindi nella situazione di fare una scelta: mantenendo i prezzi bassi i guadagni non sono tali da giustificare lo sforzo, mentre alzandoli si arriva a costare più o meno come un albergo vero e proprio ma perlomeno a fine anno il guadagno é percepibile (a seconda della struttura e della qualità del servizio il paragone può essere fatto solitamente con hotel da 1 a 3 stelle).
    Ciò porta a far lievitare i prezzi dei B&B, il che é un po una contraddizione poiché in origine erano nati con l'intento di creare tipologie d'alloggio alternative ed economiche che permettessero alle famiglie di avviare piccole attività senza dover per forza realizzare un albergo vero e proprio..

    Maggiori Informazioni sul sito dell'Associazione Nazionale B&B: http://www.anbba.it/

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  10. Anche Wikipedia parla dei B&B..
    http://it.wikipedia.org/wiki/Bed_%26_breakfast

    ...e delle Guest House:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Guest_house

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  11. Forse con un po' di ritardo, ma aggiungo un commento a proposito di albergo VS B&B. La mia famiglia gestisce un agriturismo, con le caratteristiche tipiche di un B&B (tre camere, no pasti), anche se completamente indipendente dall'abitazione. Abbiamo dovuto togliere qualsiasi riferimento al fatto che il servizio offerto sia di Bed And Breakfast, perché per la legge non siamo un Bed And Breakfast. Così la scritta è stata tradotta nelle diverse lingue; in inglese è rimasta Bed And Breakfast. Questo crea molta confusione tra B&B tipologia di alloggio e B&B inteso come formula (in opposizione a solo alloggio, mezza pensione, pensione completa). Per il discorso economico distinguerei tra i B&B nelle grandi città, spesso più convenienti (ma con molti meno servizi) di un 2/3 stelle e dei B&B isolati, in zone tranquille. Qui il costo è pari o superiore a quello di un 2/3 (a volte anche 4) stelle, ma si compra un servizio diverso.

    Ciao.

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  12. Si, la scelta di usare il termine "Bed & Breakfast" per definire una tipologia di esercizio non curandosi del fatto che lo stesso termine designa pure un servizio fornito da esercizi di tipologia diversa crea MOLTA confusione.

    I fattori che determinano i prezzi del B&B sono numerosi e variano di località in località, ma come dici tu, a parità di prezzo alla fine é il tipo di servizio a fare la differenza!

    Ciao!

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