(741) I turisti maleducati scacciano quelli buoni?

Articolo proveniente da gardanotizie


Turisti in calo? Sotto accusa vandalismo, rumore e maleducazione

Dibattito acceso
Data pubblicazione: 
 Mar, 11/09/2001
Autore: 
 Maurizio Toscano
Fonte: 
 Bresciaoggi
Il dibattito è di quelli infiniti, senza mai un termine. Insomma, per abusare di un termine tanto in voga in questi anni, un tormentone. A Sirmione di «turismo di qualità o turismo di massa mordi-e-fuggi?» se ne parla da almeno vent'anni. E' un interrogativo che resta sospeso senza mai trovare un possibile sbocco, anche di confronto. C'è insomma una sensazione di disagio a voler affrontare e sciogliere questo dilemma. Stavolta, però, c'è chi è disposto a parlare per primo, a cercare una strada percorribile per arrivare ad un giusto equilibrio: d'accordo sul turismo di massa, ma senza esagerazioni e degenerazioni. Perchè in questa stagione, stando alle testimonianze di alcuni, nel centro storico di Sirmione si è visto di tutto: sporcizia in più punti, episodi di schiamazzi e di vandalismo, turisti con pizze ed hamburger tra i denti passeggiare od entrare nei negozi. «Stiamo perdendo turisti di un certo prestigio - comincia il suo sfogo pacato Roberto Cappelletto, direttore del Villa Cortine Palace Hotel uno dei più prestigiosi alberghi italiani - purtroppo prevediamo contraccolpi già nella prossima stagione. I nostri clienti ci hanno descritto come in alcuni esercizi pubblici si siano visti turisti in canottiera o schiamazzare al tavolino, o nelle vie e negli scorci più romantici assistere a intere orde di turisti di ogni nazionalità con la pizza in bocca, e poi abbandonare i vassoi o le lattine sui monumenti o per terra: cose che tutti possono vedere, purtroppo. Il rischio è che tutto questo allontani la clientela non solo dal mio albergo ma anche da tutti gli altri». Tra gli ultimi clienti visti al Villa Cortine, la famiglia reale al completo del Qatar. Con Cappelletto, intanto, si dice d'accordo anche Franco Cerini (Hotel Olivi, altro esclusivo albergo sirmionese: tra i suoi clienti un ministro del Kuwait, il governatore della Siberia, attrici e calciatori famosi). «La nostra clientela ha in effetti denunciato la situazione di indecenza che, talvolta, si verifica nel centro storico, ma questo lo sappiamo tutti. Si assiste spesso ad un'unica mangiatoia di pizza. Si sono poi lamentati per la pochezza delle manifestazioni che quest'anno nel centro non si sono viste: le orchestrine? Sono umilianti per il livello internazionale della clientela sirmionese. Tra l'altro - prosegue ancora Cerini che è consigliere comunale destituito per una presunta incompatibilità con la sua carica - per il calendario degli spettacoli non è stata consultata nemmeno la commissione. Occorre un'assunzione di responsabilità di tutte le categorie e dell'amministrazione per capire cosa si può fare». Dino Barelli, presidente degli Albergatori: «E' una vecchia storia, questa, che però peggiora ogni anno: va detto. Purtroppo il target della clientela è quello, c'è una tendenza al ribasso. Ci aspettiamo uno sforzo dall'amministrazione comunale per impedire agli episodi di intemperanza nelle ore serali, anche se riconosco che questo problema del turista mordi-e-fuggi è complicato. Comunque sta togliendo fiato alle nostre aziende». A questo punto il microfono passa a Raoul Negri, presidente dei Commercianti. «Le manifestazioni sono state carenti nel centro? Non posso rispondere, perchè non abbiamo partecipato alla stesura del ciclo di spettacoli. Per quanto riguarda il problema delle centinaia di turisti che mangiano la pizza per strada, mi astengo dall'esprimere un giudizio. Bisogna capire che ci sono 1100 addetti al commercio, la più grande realtà in provincia di Brescia. I giovinastri ci sono dappertutto. Come commercianti abbiamo offerto un contributo al Comune per la cronotappa del Giro d'Italia e per il concerto della Banda dei Carabinieri». Non ci resta, a questo punto, che parlare con uno dei maggiori gestori di pizza al taglio e di gelati da asporto, Leonardo Peschiera. Nel centro storico ha tre grandi locali dove si vende tutto quello che un turista «moRdi-e-fuggi» invoca: dalle caramelle alle gomme, dal cono di gelato alla pizza napoletana, allo sfilatino all'hamburger. Peschiera ha creato, insomma, un piccolo impero andando poi ad aprire quà e là locali in mezzo nord Italia. Allora, Peschiera, gli albergatori ma anche moltissimi turisti si dicono perplessi davanti allo spettacolo di centinaia di persone, a qualsiasi ora del giorno, che divorano pizze ovunque: ammette che un pò di ragione l'hanno? «Beh, sì. Ma la causa di tutto secondo me è l'aver consentito di usare il vassoio dove consumare il trancio di pizza. Se, invece, dessimo ai clienti il tovagliolo sarebbero costretti a restare nei paraggi del locale, senza andarsene in giro a gettare i rifiuti per terra. Però, vorrei anche sottolineare la maleducazione di molti turisti, in quanto i cestini nelle strade del centro storico ci sono, e anche parecchi. Quanto alla polemica sul mangiare per strada, vorrei ricordare che è un diritto di tutti poter consumare qualcosa passeggiando». Sul banco degli imputati, però, non ci sono solo le pizzerie, ma anche i vandali con i loro schiamazzi, i turisti che se ne vanno in giro o nei locali con addosso solamente il costume da bagno. Risponde il comandante della Polizia Urbana, Carlo Caromani. «Abbiano varato un regolamento che vieta di passeggiare per le vie in costume da bagno: abbiamo elevato anche alcune multe. Però davanti a migliaia di turisti che gremiscono la cittadina non è facile per i miei uomini colpire gli incivili. Sul discorso-pizze non possiamo emanare divieti, sarebbe restrittivo e illegittimo».

Nessun commento:

Posta un commento