Rilassarsi non significa lasciarsi andare alla maleducazione e non rispettare le regole del buon senso comune. Allora anche in vacanza ricordiamoci le buone maniere.
Evviva arrivano le vacanze! Ed eccoci immerse completamente nei preparativi, valige aperte sui letti, vestiti che escono con allegria dagli armadi, voci di bambini esagitati che annusano nell’aria la felicità prima della partenza.
Alcuni di noi però si dimenticano di mettere in valigia uno speciale kit, quello del galateo, delle buone e mai antiche maniere di una volta, insomma i consigli di generazioni di mamme, nonne e zie! Sì perché quando si va in vacanza, forse presi dal turbinio di una vita diversa, dai ritmi più rilassati, da persone nuove, dall’essere finalmente lontani dalla solita routine, ecco che si perde, a volte, l’educazione, la cortesia, la gradevolezza sociale.
Alcuni di noi però si dimenticano di mettere in valigia uno speciale kit, quello del galateo, delle buone e mai antiche maniere di una volta, insomma i consigli di generazioni di mamme, nonne e zie! Sì perché quando si va in vacanza, forse presi dal turbinio di una vita diversa, dai ritmi più rilassati, da persone nuove, dall’essere finalmente lontani dalla solita routine, ecco che si perde, a volte, l’educazione, la cortesia, la gradevolezza sociale.
In spiaggia, vicini fracassoni che parlano al cellulare, descrivendo gli esami del sangue a tutto il vicinato, che così è aiutato nelle parole crociate alla domanda “è trasportata dai globuli rossi”, sicuro potrà rispondere “emoglobina”, visto che il vicino ha appena annunciato al cellulare e a tutta la spiaggia i suoi personali valori!
Che dire poi, di quelli che rimembrando le nostre ataviche discendenze darwiniane, si schiacciano foruncoli, si strizzano brufoli, o peggio si levano pelucchi, proprio come tante scimmie nasute?
Insomma, il galateo certo non indica questi comportamenti, e in realtà basterebbe solo del buon senso e una sana logica in linea con una buona educazione, per evitare di mettere alla mercé del prossimo le proprie più intime abitudini o informazioni.
Come non notare, o meglio udire, quegli sgradevoli urli, richiami rivolti ai figli che non ne vogliono sapere, né di uscire dall’acqua, né di tornare a casa per l’ora di pranzo? Sarebbe molto più educato andare loro più vicini e parlare con voce meno alterata.
C’è chi poi, non aspetta altro che la mitica vacanza al mare, per sfoggiare vistosi e pacchiani gioielli, costumi al limite dell’imbarazzante, e ciò ultimamente vale anche per gli uomini, e slip così ridotti da far invidia a una ballerina del Carnevale di Rio!
Che dire poi, di quelli che rimembrando le nostre ataviche discendenze darwiniane, si schiacciano foruncoli, si strizzano brufoli, o peggio si levano pelucchi, proprio come tante scimmie nasute?
Insomma, il galateo certo non indica questi comportamenti, e in realtà basterebbe solo del buon senso e una sana logica in linea con una buona educazione, per evitare di mettere alla mercé del prossimo le proprie più intime abitudini o informazioni.
Come non notare, o meglio udire, quegli sgradevoli urli, richiami rivolti ai figli che non ne vogliono sapere, né di uscire dall’acqua, né di tornare a casa per l’ora di pranzo? Sarebbe molto più educato andare loro più vicini e parlare con voce meno alterata.
C’è chi poi, non aspetta altro che la mitica vacanza al mare, per sfoggiare vistosi e pacchiani gioielli, costumi al limite dell’imbarazzante, e ciò ultimamente vale anche per gli uomini, e slip così ridotti da far invidia a una ballerina del Carnevale di Rio!
Forse in montagna è tutto più semplice, l’abbigliamento è più sobrio, meno sfarfallaloso, più classico, anche se si può incorrere in sfoggi di abiti, diciamo un pochino retrò, tipo giacchine tirolesi, ma in fondo queste appartengono alla storia della montagna e vanno sempre bene, a tutte le età.
In montagna, come al mare, l’educazione non è solo quella legata al proprio modo di relazionarsi con gli altri, ma anche con l’ambiente, inaccettabili quelle immagini di famiglie o, come mi è capitato su una spiaggia libera in Sardegna, gruppi di ragazzi sotto i 20 anni che, dopo un bivacco chiassoso, abbandonano sulla spiaggia o sul prato bicchieri, piatti di plastica, tovaglioli sporchi, lattine e tutto ciò che rappresenta un passaggio maleducato del loro essere stati in quel luogo.
Ci sono dei posti bellissimi nei quali non vi sono i cassonetti, ma questo non è un problema: basta portarsi delle borse di plastica e, al termine della nostra giornata di vacanza, raccogliere tutto e buttare nel primo cestino, meglio se la raccolta si riuscisse a fare differenziata!
In montagna, come al mare, l’educazione non è solo quella legata al proprio modo di relazionarsi con gli altri, ma anche con l’ambiente, inaccettabili quelle immagini di famiglie o, come mi è capitato su una spiaggia libera in Sardegna, gruppi di ragazzi sotto i 20 anni che, dopo un bivacco chiassoso, abbandonano sulla spiaggia o sul prato bicchieri, piatti di plastica, tovaglioli sporchi, lattine e tutto ciò che rappresenta un passaggio maleducato del loro essere stati in quel luogo.
Ci sono dei posti bellissimi nei quali non vi sono i cassonetti, ma questo non è un problema: basta portarsi delle borse di plastica e, al termine della nostra giornata di vacanza, raccogliere tutto e buttare nel primo cestino, meglio se la raccolta si riuscisse a fare differenziata!
Se la gita o vacanza è in un agriturismo, qui l’educazione e il galateo richiedono assoluta sobrietà, la parola d’ordine è semplicità, rispetto per la natura e pretese ridotte, poiché si è scelto un posto rustico, semplice, immerso sicuramente nel verde. Poco importa quindi se il pc con il collegamento internet non funziona e il nostro cellulare non prende sempre, forse ci saranno altre cose da godere, tipo delle belle escursioni, un torrente di acqua fresca nel quale pescare, un giro in mountain bike da fare con i propri figli.
Cerchiamo, insomma di essere sempre educati, perché le buone maniere, il rispetto per tutti e per l’ambiente, devono accompagnarci anche in vacanza e non solo in ufficio tra colleghi o alla riunione condominiale!
Autore: Alessandra Mallarino
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